2025
Lettura, di quattro opere pittoriche, del Prof. GIOVANNI CARAFA
ROBERTO CAU
GIOIELLO O TALISMANO NELLA VERITÀ DELLARTE
Già a una prima sono a suggerire una sospesiva dello spirito,tra l'aureo regale e lo stigma esoterico, magico, protettivo.
E, non mi sbaglierò se questa sensazione aleggia per tutta la durata del momento fruitivo di questi dipinti; sì, proprio così, perché sostanzialmente qui di questo si tratta: di effigi di un lontanissimo retaggio della e nella storia dove il valore denotativo/connotativo del significante si fa plurimo, polisemico, in una, "simbolo", sempre pronto a proporsi e al contempo negarsi in quel gioco speculare specchio della realtà.
Stiamo parlando dello "scarabeo sacro" della sua immagine che nel restituito di Roberto Cau s'impone prepotentemente.
Gioielli che chiedono di essere indossati, vissuti.
Il verde di sfondo che li accoglie esalta i valori tonali del primo piano, quando di complementarità (carminio), e quando di consonanza cromatica, e sempre e comunque nella corporeità del fine cesellato pronto a conferire concretezza al richiamo di funzionalità, fruibilità necessaria...
Singoli oggetti nel campo visivo, eppure capaci di carpire il riguardante che anche nella compiacenza degli impasti pittorici, illusione nell'illusione, sono a far vibrare il canto intimo di un mai sufficientemente voluto esternare.
La produzione scarabeo-scaramantica del Nostro si dipana in una miriade altra di reiterati formalistici che solamente il tempo dello spirito può contemplare.
Grazie Roberto, grazie. Giovanni Carafa



Ottobre 2025