2019
"Buongiorno Mister Cau"
Signor Cau?
				Il pittore, l'artista, l'editore? 
				L'inventore della tana Tharrense,
				l'esoterica “galleria scarabeica”?
				
				Precisamente. 
				
				Titolare di un editrice artigiana,
				col compito esistenziale/resistenziale di uscire
				dall'anonimato con classe,
				dando voce e colore
				alla storia d' un antico borgo obliato:
				con passione -motore della poiesis-
				e arte che prelude a scenari futuribili
				e svela il mistero?
				
				Esattamente.
				
				Bene, vedo, osservo: 
				bastimenti che vanno,
				triremi che tornano…
				e scarabei impegnati in disciplinata marcia
				che muovono lenti
				lungo il sentiro, 
				tra il duplice filar di cipressi 
				che da Bolgheri par vadano
				verso l'infinito o non so proprio dove;
				o forse pronambulano verso l'arka, chissà!
				
				E scopro citazioni leonardesche, 
				trittici di sapore bizantino,
				il tema della crocifissione in chiave “scarabeica”, 
				sacro e profano che s'intersecano in ogni tela:
				non ha paura di essere tacciato di presunzione?
				Peggio! di blasfemia?
				
				Credo di essere innocente. Non v'è malizia,
				intenzionalità maligna in quel che creo,
				splendo puro sotto un azzurro 
				che galleggia in mare;
				i simboli sacrali sono solo rivisitati;
				si resta, tutti, comunque
				-sotto qualunque cielo- 
				creature di Nostro Signore;
				Francescanamente creature.
				Gli artisti altro non sono
				che esseri epifanici,
				oracoli, ambasciatori,
				tramite dell'annunciazione
				e bellezza per mano divina.
				Essi creano infinite prospettive
				reinterpretando la realtà del mondo,
				con verità, schegge,
				che a volte puntellano la caduca vita.
				
				Buongiorno Mister Cau.
				Se in altro tempo aveste osato
				allestire la scena teatrale
				nel tripudio allegorico dello scarabeo,
				in cui campeggia alto 
				nella sua magna magnificenza
				il nostro sacro Gesù crocifisso,
				non avreste evitato le pene dell'inquisizione.
				Quali lamenti avreste urlato al mondo
				nel pieno della tortura?
				E quali ferite infertevi
				avrebbero fatto vacillare la vostra fede?
				Avreste abiurato la verità dell'arte
				o sareste asceso al cielo
				colmo di luce ardente?
				Bruciaste al tramonto
				con ancora al collo
				il magico scarabeo di pietra d'ossidiana.
				

