Vincenzo Cau

Pittore

Nelle opere di Vincenzo Casu vi è la realtà di una situazione esistenziale dove domina la grande angoscia del tempo, del suo travaglio e del suo esistere. Orizzonti, sagome, figure, visi, composizioni, aggregazioni, esplosioni cromatiche e visive della sua anima; per la sua anima. Le sue opere si traducono nello sforzo di leggere qualcosa che ci sfugge e ci lasciano l'impressione che ci sia ancora qualcosa da scoprire e che può affiorare da un momento all'altro della giornata. Un folgorante affiorare del cervello angosciato, dell'uomonel suo perduto tempo e della sua anima d'artista. I colori diventano la vera strada per un nuovo accordo di vita in cui si estrinseca questa angoscia e l'opera nasce immediata e spontanea fra esigenze dello spirito ed esigenze estetiche di vita e di rinascita, alienando la precarietà delle sorti della nostra piccola vita materialistica.

ROBERTO CAU

L'evento pittorico è una trasposizione nel quadro della mia individualità e se pur partendo da un dato della memoria, si fa presente nei dipinti tramite l’evoluzione del colore e le illuminazioni cromatiche. C’è realismo in molti dipinti, ma è realismo dell’ estasi, dell’inconscio, dell’anima. Ogni mezzo pittorico può essere utile per la formazione creativa. La mia pittura non è altro che la libertà. E’ spontaneità espressiva, elaborata dalla mia memoria, senza preconcetti e in modo istantaneo, come: le barriere coralline, le lagune, gli estuari, fatti solo di linee, strisce, vibrazioni di colore, forme, sino ad una estrapolazione totale della realtà.

VINCENZO CASU

A prima vista sembrano opere astratte, anche se si notano subito, tra quei colori caldi e forti, le vele di Vincenzo Casu che navigano in un mare eracliteo, il quale sembra perennemente scorrere e variare, di attimo in attimo, la sua linfa. Questo pittore lavora per sintesi, così la sua realtà ha l’aspetto concreto di un momento e ha la forma di un’immagine che si accorda nei toni con spontaneità. Egli cerca, nell’istantaneo e nel fuggitivo, come in questo caso, l’essenza di una barca espressa solo da un elemento per rappresentare il tutto. Dunque, il mondo poetico dell’artista sardo, trasfigurato da magie surreali, è reso pittoricamente da un linguaggio raffinato e polivalente che fa uso di metafore e sottili suggestioni cromatiche, fatte di tinte incendiate. La sua fantasia creativa è sempre messa in moto da stimolazioni provenienti dal reale: figurazioni liricizzate da un profonda commozione estetica.

PAOLO LEVI